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I deragliati sono uomini e donne che hanno deciso di rompere le convenzioni sociali con la realtà che li circonda, che hanno scelto la povertà materiale per ambire a una precisa volontà di annullamento. Non si sottomettono, né si ribellano, ma semplicemente corrono a tutta velocità in direzione del nulla, sferragliano, sbuffano, aumentano la velocità finché deviano dal percorso per poi infrangersi contro un muro, capovolgersi, colpire innocenti o autodistruggersi. Nella stazione Tiburtina, il nuovissimo polo dei trasporti italiano, dove si incrociano le linee d'alta velocità che portano i treni da nord a sud e viceversa, si nasconde una fetta significativa di questa umanità. Non hanno nomi e cognomi delle loro carte d'identità, ma sono ribattezzati dal loro randagismo, Mucca, Gianni l'accattone, Animale, Che Guevara, sono soltanto alcuni dei deragliati che si arrabattano in un'esistenza apparentemente periferica, fatta di follia, perdizione e precarietà. Le loro storie si mischiano sullo sfondo di un ordine terrestre che è in realtà uno scherzo di qualche divinità a cui si rivolgono i protagonisti. Nei loro corpi macilenti, mezzi uomini, mezzi filosofi, mezzi barboni e mezzi demoni, si trova la voce nuova di Alessio Caliandro. È una storia ambiziosa, ricca di riferimenti occulti alla religione cattolica e alle dottrine degli iniziati...